mercoledì 30 luglio 2014

Per fortuna esiste la parola, ma non tutte le parole sono uguali e ancora meno le lingue equivalenti.
Una lingua è tanto più bella quanto più è accuratamente logica, fino a catturare nelle sue espressioni la logica pur esistente nella precarietà degli stati d'animo.
Non ci si meraviglia dunque che in una lingua manipolata dappertutto come il francese tante espressioni non siano contemplate, perché triturare da cliché di forma, oltre che omologate a un significante pan-affettato di suoni.
Ma perché mai in una lingua completa e meravigliosa come l'inglese non si coniuga al futuro l'ipotetica? Dov'è la logica?
In effetti, bisognerebbe considerare che la qualità logica di una lingua contempli l'approssimazione sintattica per ottenere l'attendibilità delle sue espressioni. Cosa che fa, per esempio, dell'italiano una lingua splendida - se non si è proprio raso terra. Mentre il latino, è sicuro che qualcuno lo parlasse davvero?

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